CANE ANZIANO: L’IMPORTANZA DELLA PREVENZIONE

La vita media di un cane è di circa 13 anni, anche se alcuni soggetti possono addirittura vivere fino a 20 anni.

Solitamente, la vita media è inversamente proporzionale alla taglia:

  • cani di taglia piccola (peso <10 kg): 14 anni

  • cani di taglia media (peso compreso tra 10 e 25 kg): 12 anni

  • cani di taglia grande (peso compreso tra i 26 e 45 kg): 9,5 anni

  • cani di taglia gigante (peso > 45 kg): 8,5 anni

La vita media di un insieme di cani di una data razza può essere ovviamente influenzata dalle condizioni di vita, quali alimentazione sana, corretta ed equilibrata; esercizio fisico; vita all’aperto esclusiva vs comoda vita in casa; regolari visite dal veterinario per trattamenti profilattici (vaccinazioni, antiparassitari) e controlli preventivi.

Nonostante questo arriverà il momento in cui il metabolismo del nostro cane inizierà a subire un inevitabile rallentamento ed egli reagirà con più difficoltà a situazioni stressanti, a causa di una progressiva riduzione delle capacità dell’organismo di rispondere in modo adeguato agli stimoli ambientali.

Il rallentamento del metabolismo avrà come inevitabile conseguenza una riduzione del suo fabbisogno energetico, motivo per cui la dieta del paziente geriatrico deve essere riequilibrata in base alle esigenze che stanno cambiando.

La geriatria veterinaria, a differenza di quella umana, si trova di fronte pazienti molto diversi tra loro in quanto l’anzianità, risente di fattori quali RAZZA, MORFOLOGIA e DIMENSIONI.

LE PATOLOGIE GERIATRICHE ORGANICHE

Sono, per lo più, legate a fenomeni di degenerazione dei tessuti coinvolti che, perdendo nel tempo la normale capacità rigenerativa e le normali funzionalità, provoca una serie di disfunzioni che portano poi all’insorgenza della patologia.

  • PATOLOGIE CARDIACHE GERIATRICHE

Colpiscono un gran numero di animali e possono essere trattate, anche se non curate, con successo; fondamentale alleato per una terapia di successo è la PREVENZIONE che consente di arrivare ad una diagnosi prima che la patologia sia in fasi avanzate e che la sintomatologia diventi grave.

Per fare ciò è importante fare attenzione a quei piccoli segnali che il nostro amico anziano ci manda quali, ad esempio, un leggero affaticamento dopo il normale gioco, qualche colpo di tosse a riposo, la reticenza a fare una passeggiata quando normalmente questo era il suo momento preferito.

Tutto ciò aiuta il vostro veterinario di fiducia a muovere i primi passi verso una diagnosi che verrà poi confermata con esami quali uno studio radiografico del torace ed un’ecocardiografia.

  • PATOLOGIE RENALI

L’insufficienza renale cronica è una tipica patologia geriatrica ed è la conseguenza della lenta degenerazione delle strutture renali deputate alla filtrazione del sangue ed all’eliminazione delle scorie attraverso le urine.

Il paziente nefropatico viene solitamente portato a visita perchè non mangia, ha la nausea, urina di più e ha la tendenza ad assumere maggiori quantità di acqua.

L’esecuzione degli esami ematici rileva l’aumento di quei valori, azotemia, creatinina e fosforo, che indicano un’alterata funzionalità dell’organo.

Nei casi più gravi risulta necessario, per il bene del nostro amico, il ricovero in struttura in modo fornirgli terapie adeguate per cercare di riportare i valori alterati a livelli normali o, comunque, compatibili con le normali funzioni organiche.

Nei casi meno gravi, il veterinario fornirà le indicazioni terapeutiche (farmacologiche e diabetiche) al fine di preservare il più a lungo possibile la funzionalità renale residua.

Al fine di evitare di arrivare a visita già quando i reni del nostro amico a quattro zampe hanno già iniziato a funzionare male, superati gli 8 – 9 anni di età, è bene fare prevenzione, esami ematici, esame della pressione sistemica e esame delle urine.

  • PATOLOGIE OSTEOARTICOLARI

L’apparato muscoloscheletrico del cane subisce, con il passare del tempo, numerosi insulti ed è soggetto, al pari dell’uomo, ad un progressivo deterioramento.

Le affezzioni più comuni che colpiscono tale apparato sono i processi artrosici (per quanto riguarda le articolazioni) e un’inesorabile tendenza ad una perdita di tono muscolare (ipotrofia), fino ad arrivare, nei casi più severi, all’atrofia muscolare.

Anche in questo caso, la valutazione periodica dello stato di salute del cane può mettere in luce situazioni che, se affrontate per tempo, possono essere controllate e affrontate con successo, al fine di garantire un sereno invecchiamento.

  • PATOLOGIE DENTALI

Leggi di più sul nostro Sito

http://www.veterinari-tovoli-cigagna.it/igiene-orale-prevenzione-dentale-cani-gatti/

  • PATOLOGIE ENDOCRINE

Le patologie endocrine più comuni in età geriatrica sono le seguenti:

IPOTIROIDISMO: è una condizione patologica dovuta alla diminuita produzione di ormoni tiroidei, solitamente causata da un processo morboso che coinvolge direttamente la tiroide e che ne riduce la funzionalità. Poichè gli ormoni tiroidei sono coinvolti nel metabolismo di quasi tutte le funzioni dell’organismo, una loro carenza induce un quadro clinico aspecifico, comune ad altre malattie.

I segni clinici più frequenti sono: letargia, ottundimento mentale, aumento del peso fino all’obesità, intolleranza all’esercizio e al freddo; frequentemente, i cani ipotiroidei presentano anomalie cutanee (alopecia, seborrea, ipercheratosi ed iperpigmentazione, predisposizione a infezioni batteriche), disturbi della riproduzione, disturbi neurologici, alterazioni oculari e dell’apparato cardiocircolatorio.

Ai fini diagnostici, è importante eseguire i normali controlli ematologici a cui vanno aggiunti esami supplementari per la misurazione degli ormoni in circolo ed eventuali approfondimenti con metodiche avanzate (ecografia, scintigrafia e biopsia della tiroide).

La terapia di scelta dell’ipotiroidismo consiste nella somministrazione di ormoni tiroidei sintetici per via orale, in particolare L-tiroxina, a vita.

DIABETE MELLITO: è un disturbo del metabolismo dei carboidrati, conseguente ad una carenza assoluta o relativa di insulina, ormone prodotto dalle cellule beta del pancreas e preposto al mantenimento della concentrazione del glucosio nel sangue entro valori normali, la quale pertanto aumento (iperglicemia).

I sintomi più tipici del diabete sono: aumento della produzione di urina e della sete, appetito eccessivo e perdita di peso.

Nel cane diabetico, è frequente lo sviluppo di cataratta.

La diagnosi di diabete è piuttosto semplice e si basa sul riscontro di iperglicemia, glicosuria (perdita di glucosio con le urine) e aumento delle fruttosamine.

La terapia di elezione consiste nella somministrazione di insulina e di dieta specifica. Studi recenti dimostrano che cani diabetici vivono diversi anni se la malattia è ben controllata, con una qualità di vita ottima.

IPERADRENOCORTICISMO (SINDROME DI CUSHING): è una malattia che causa aumento della sintesi di glucocorticoidi (cortisolo).

Può essere causata da un tumore localizzato nelle ghiandole surrenali (sede di produzione degli ormoni glucocorticoidi) oppure da un tumore situato dell’ipofisi (ghiandola all’interno del cervello che controlla le ghiandole surrenali).

I sintomi tipici di questa patologia sono l’aumento dell’appetito, della sete e della produzione di urine, la perdita del pelo (alopecia) con cute più scura, l’aumento delle dimensioni dell’addome (addome a botte) e la diminuzione delle masse muscolari.

Le lesioni cutanee dei cani con sindrome di Cushing sono spesso indistinguibili da quelle indotte da ipotiroidismo; solo l’occhio esperto e la preparazione dello specialista possono aiutare a distinguere le due malattie.

La diagnosi viene effettuata associando i segni clinici alle alterazioni degli esami del sangue, delle urine, della diagnostica per immagini e da specifici test endocrini.

La terapia dipende dalla causa e, nel caso della terapia farmacologica, prevede la somministrazione di farmaci volti a ridurre la produzione di glucocorticoidi per tutta la vita. La sindrome di Cushing, se non controllata, può indurre complicanze gravi e, talvolta, letali.

  • LE PATOLOGIE ONCOLOGICHE

Sono malattie, salvo alcune eccezioni, quasi esclusivamente dell’età geriatrica e abbracciano una serie molto vasta di tipologie con prognosi, terapie ed esiti molto diversi.

L’unica cosa che tutte hanno in comune è il percorso di prevenzione che consiste in una visita l’anno con esami ematici, al fine di verificare il corretto “funzionamento” soprattutto di reni e fegato, ecografia addominale in modo da verificare che tutti gli organi visibili siano strutturalmente nella norma e radiografie toraciche per escludere la presenza di neoformazioni a livello polmonare.