GATTO ANZIANO: L’IMPORTANZA DELLA PREVENZIONE

Il gatto entra nell’età anziana a partire dai sette anni di vita, soprattutto per quanto riguarda la sue funzionalità renali, che possiamo considerare la patologia geriatrica più frequente in questa specie.

I SEGNI ESTERIORI principali di vecchia sono:

  1. Diminuzione dell’udito

  2. Occhi opachi

  3. Mantello più rado e ispido

  4. Perdita dei denti e infiammazioni gengivali

  5. Muscoli e articolazioni meno elastiche, a volte dolenti

  6. Dimagrimento

  7. Movimenti rallentati e tendenza all’immobilità per molte ore

  8. Stitichezza

  9. Aumento del consumo di acqua

  10. Alterazioni comportamentali

Il gatto anziano diminuisce la voglia di movimento e di gioco, cerca di uscire meno all’aria aperta, dorme di più.

Di seguito, una breve panoramica sulle patologie geriatriche più frequenti:

  1. INSUFFICIENZA RENALE CRONICA

  2. PATOLOGIE ONCOLOGICHE : LINFOMA

  3. IPERTIROIDISMO

  4. DIABETE MELLITO

  5. ARTRITE

  6. PATOLOGIE DENTALI

  1. IRC: Secondo gli ultimi studi, un soggetto su 3 con un’età superiore ai 10 anni presenta una patologia renale.

I reni sono organi vitali importantissimi nell’organismo.

I RENI sono organi vitali che svolgono un ruolo molto importante nell’organismo, in quanto sono deputati alla filtrazione delle sostanze di scarto presenti nel sangue espellendole tramite l’urina; si occupano inoltre della regolazione dei minerali contenuti nell’organismo e della pressione sanguigna, nonché della produzione di ormoni vitali.

L’insufficienza renale dei gatti è una condizione frequente in particolare nei gatti anziani, che solitamente sviluppano la forma cronica di questa malattia.

Si tratta della perdita lenta (da qualche mese a diversi anni) ma progressiva della funzionalità renale che può essere provocata da cause diverse.

Questa malattia del gatto è irreversibile, ma esistono fortunatamente trattamenti che ne riducono l’avanzamento e aiutano ad alleviare i sintomi.

Nelle fasi iniziali dell’INSUFFICIENZA RENALE CRONICA, le aree ancora sane del rene compensano quelle danneggiate, aumentando il carico di lavoro.

Con l’avanzare di questa malattia, tuttavia, le aree sane sono sempre meno in grado di mantenere inalterata la funzionalità dell’organo e iniziano quindi a essere visibili i primi segnali di insufficienza renale.

I sintomi più tipici di insufficienza renale cronica sono:

  • aumento della produzione e dell’eliminazione di urina diluita, per incapacità dei reni a concentrare le urine

  • aumento della sete, come meccanismo per compensare la perdita di liquidi

  • dimagrimento e perdita di appetito fino all’anoressia, a causa della nausea indotta dalle tossine

  • vomito, sempre per effetto dell’accumulo di tossine nel sangue.

Le visite periodiche dal veterinario e l’esecuzione di esami ematobiochimici associati all’esame delle urine permettono una diagnosi precoce della malattia renale e, di conseguenza, la possibilità di intervenire con strategie terapeutiche ( mediche e dietetiche ) volte a rallentare la progressione della malattia stessa.

  1. Il gatto anziano, al pari del cane, può essere essere colpito da PATOLOGIE ONCOLOGICHE.

Il tumore più diffuso nella specie felina (con un’incidenza superiore al 50%) è il linfoma, un tumore sistemico caratterizzato dalla proliferazione incontrollata di cellule linfoidi maligne, che può interessare i linfonodi e i tessuti linfoidi presenti negli organi viscerali

I sintomi che un gatto con LINFOMA può presentare sono abbastanza aspecifici e condivisi con molte patologie differenti. In base a quali organi sono colpiti dalla neoplasia l’animale può presentare:

  • letargia

  • progressiva perdita dell’appetito

  • calo ponderale

  • diarrea cronica

  • vomito

  • pelo arruffato

  • difficoltà respiratoria

  • tosse

  • rigurgito

  • gonfiore agli arti e al collo

La diagnosi del linfoma nel gatto si basa su una serie di osservazioni e test (esami ematici, radiografie, ecografia addominale, diagnostica avanzata), ma bisogna ricordare che la diagnosi definitiva di linfoma si può ottenere solo attraverso un esame citologico o istologico dei tessuti.

E’ importante sottolineare l’importanza dei test per Fiv ( Virus dell’Immunodeficienza Felina ) e FELV ( Virus della Leucemia Felina ), in quanto è stato dimostrato che entrambi questi virus possono aumentare la probabilità di sviluppare il linfoma del gatto.

  1. L’IPERTIROIDISMO nel gatto anziano è una patologia ormonale piuttosto frequente dopo i 12-13 anni di età, senza particolari predisposizioni di razza o sesso.

L’ipertiroidismo nel gatto anziano è una condizione clinica che consegue ad un’eccessiva produzione e secrezione di ormoni da parte della tiroide.

Nel 98% dei casi l’ipertiroidismo felino è dovuto ad un ingrossamento benigno, solitamente di entrambi i lobi tiroidei, solo nel 2% dei casi, invece, si tratta di un tumore maligno della ghiandola (carcinoma).

Le manifestazioni cliniche di questa patologia riguardano solitamente più organi, avendo la tiroide un ruolo primario nella gestione di numerosi e differenti processi metabolici.

I segnali più tipici che possono essere notati dai proprietari sono:

  • perdita di peso spesso concomitante ad un aumento anomalo dell’appetito

  • aspetto scadente del mantello

  • vomito ricorrente

  • aumento della sete e dell’urinazione, da tener in gran conto perchè, data l’età dei pazienti, potrebbero essere

  • dovute ad un concomitante decadimento della funzione renale (malattia renale cronica)

  • iperattività e intolleranza nei confronti delle manipolazioni o avere fenomeni di aggressività, soprattutto se si sentono “costretti” in determinate posizioni.

L’ipertiroidismo può predisporre a patologie cardiache e ipertensione.

La diagnosi di ipertiroidismo nel gatto anziano è dettata da un’anamnesi scrupolosa, in cui l’attenzione del proprietario gioca un ruolo fondamentale, da un’attenta visita clinica e da esami di laboratorio.

La misurazione della concentrazione dell’ormone T4 mediante prelievo di sangue è un esame specifico e diagnostico in caso di sospetto ipertiroidismo nel gatto anziano.

Il trattamento dell’ipertiroidismo felino è mirato a controllare l’eccessiva produzione di ormoni tiroidei.

La terapia medica permette di garantire una buona qualità di vita al gatto affetto da ipertiroidismo e un buon controllo dei sintomi

  1. Il DIABETE MELLITO consiste nell’aumento del livello di glucosio nel sangue. I fattori di rischio per il diabete felino includono il sovrappeso e lo stile di vita sedentario.

La maggior parte dei gatti con diagnosi di diabete richiede un trattamento con iniezioni di insulina.

La reversibilità del diabete è possibile quando si procede a una terapia precoce della malattia, che evita che il pancreas diventi incapace di produrre l’insulina che contrasta l’aumento del livello di glucosio del sangue.

In questi casi, la somministrazione d’insulina nel gatto non sarà più necessaria. Tuttavia, se tale reversibilità della malattia non è possibile, le iniezioni restano indispensabili per il resto della vita del gatto.

  1. L’ARTRITE è una patologia piuttosto frequente nel gatto anziano, ma non sempre il proprietario riesce a percepirla.

Sfortunatamente, i sintomi dell’artrite sono spesso scambiati con il normale processo d’invecchiamento. I gatti con l’artrite diventano meno attivi, dormono di più e diventano meno abili nelle normali attività quotidiane, come per esempio saltare o arrampicarsi su una superficie. Inoltre, il dolore, se non curato, può alterare in modo significativo la qualità di vita del micio.

  1. PATOLOGIE DENTALI:

Leggi di più sul nostro Sito

http://www.veterinari-tovoli-cigagna.it/igiene-orale-prevenzione-dentale-cani-gatti/

AIUTALO AD INVECCHIARE BENE!

Un’attenta strategia di PREVENZIONE è sempre la chiave per ridurre e attenuare gli effetti di un processo pur sempre irreversibile quale l’invecchiamento, al fine di godere della compagnia del nostro felino il più a lungo possibile.