GUIDA ALL’ALLEVAMENTO DEL CONIGLIO DOMESTICO

GIUGNO: IL MESE DEDICATO AL CONIGLIO
Leggete i nostri post per scoprire come vive un coniglio e come poterlo crescere al meglio nell’ambiente domestico.
Siamo sempre a disposizione per domande o curiosità sia sui social che ai numeri 0427.797008 oppure 346.0471783.

COME VIVE IN NATURA?

Per cominciare è utile comprendere la natura intrinseca dei conigli: animali che, in natura, vivono mangiando erba in continuazione.
Il motivo che li spinge a questa attività è legato alla conformazione dei loro denti che sono a crescita continua, come tutti i lagomorfi.
Il coniglio è un lagomorfo e non un roditore come spesso erroneamente viene definito. Distinzione importante perché lo differenzia per fisiologia e anatomia dai roditori appunto.
L’accrescimento dei denti è piuttosto imponente, in condizioni normali può raggiungere i 4 mm ogni due settimane.
Per questo motivo deve continuare a consumarli con il movimento effettuato durante la masticazione.
Nelle nostre case è, di solito, sostituita dal fieno. Questa sua esigenza di alimentarsi costantemente non può e non deve essere in alcun modo repressa.
Per questo motivo la prima cosa da fare è lasciargli un luogo tranquillo dove poter masticare il suo cibo di continuo.

SALUTE DEL CONIGLIO

I conigli necessitano di cure e controlli regolari. In particolare devono essere vaccinati anche se vivono solo in casa e confinati.
Le patologie per cui si vaccinano i conigli sono diffuse anche da insetti ematofagi come le pulci, le zecche e anche le zanzare che facilmente riescono ad entrare nelle nostre case.

COME RAGIONA UN CONIGLIO?

Mangiare a parte, il coniglio ha una psicologia dettata dal suo essere preda.

In natura, qualunque animale carnivoro è un pericolo per lui:
• grossi rapaci li attaccano dall’alto
• volpi e gatti selvatici li scovano nelle tane ecc.

Sono proprio all’inizio della catena alimentare e per questo sono animali molto timidi e diffidenti, soprattutto in ambienti non noti e con stimoli che non conoscono.

Egli, quindi, soprattutto all’inizio della sua convivenza con noi, non sa proprio cosa aspettarsi.
Questo loro atteggiamento però, non ci deve far pensare che sia un animale poco socievole o sempre schivo, al contrario.
Quando il coniglio ti conosce e si fida di te diventa particolarmente affettuoso, a volte prepotente. È molto intelligente, capace di imparare perché curioso e leale.

Convivere con lui è un vero piacere ed è molto particolare perché ha carattere ed è estremamente diverso rispetto a tutti gli altri animali.
Per capire come ragiona un coniglio, si deve ritornare alla sua osservazione nella vita selvatica.
Vive in gruppi piuttosto piccoli, creando delle lievi cavità nel terreno o nelle sterpaglie dove può nascondersi quando il sole è alto nel cielo.
Preferisce fare attività al crepuscolo e per questo motivo è definito animale crepuscolare.
La sera o il pomeriggio tardo all’ombra, li puoi scorgere brucare e giocare tra di loro.
Ecco perché è importante riprodurre questo habitat anche in casa o nella struttura che sarà adibita alla sua vita.

ALLESTIRE L’HABITAT:

L’ambiente ideale in casa e in giardino

Abbiamo visto che il coniglio ha due necessità assolute di cui non può fare a meno:
masticazione – quindi cibo costantemente presente
espulsione di feci.
Inoltre, ha bisogno di:
• muoversi
• sentirsi sicuro e protetto da un ambiente noto e piuttosto nascosto
• socialità.
Da qui dobbiamo partire per comprendere come deve essere l’ambiente adatto ai conigli e quanto tempo dobbiamo dedicargli.
È un falso mito, infatti, che un coniglio possa vivere bene in una gabbia abbandonato a se stesso e lasciato parecchie ore da solo senza interazione.
Una vita del genere lo renderà triste, infelice e potenzialmente soggetto a malattie.
Allo stesso modo non è corretto pensare che debba per forza vivere confinato in una parte esterna della casa (per quanto attrezzata e protetta) perché questo ci priva della sua meravigliosa compagnia e verrebbe meno lo scopo di avere un coniglio come animale domestico.
Quindi l’ideale sarebbe costruire un ambiente idoneo in casa e, se si dispone anche di un giardino, poter ricavare una zona a lui adibita da potergli far frequentare qualche ora al giorno o quando si può.
Che sia dentro o fuori, il coniglio ha comunque bisogno di una tana recintata e il tempo che avrà a disposizione per uscirne e quindi essere lasciato libero, dipenderà dal suo stadio di apprendimento ed educazione.

COME ALLESTIRE LA GABBIETTA?

Una struttura recintata servirà all’inizio per far ambientare il coniglio, abituarlo alla nuova casa e tenerlo in sicurezza fino a che non avrà imparato a fidarsi della sua nuova collocazione.
Inoltre, può essere utile per situazioni particolari in cui l’animale deve essere tenuto confinato (ospiti in casa con animali o altro).
Sarà anche molto utile per abituarlo a sporcare nel luogo prescelto.
Non potrà essere considerata la sua collocazione primaria, ma abituarlo a restare sereno nel suo recinto fa parte della sua corretta educazione.

La gabbia deve avere dimensioni sufficienti e dovrà quindi:
essere tanto grande da consentirgli di rimanere in piedi sulle zampe posteriori agilmente e che gli consenta di muoversi senza problemi, lasciata sempre aperta
avere una cassettina dove sporcare, che può essere posta all’interno della gabbia o subito al di fuori oppure dove di solito il coniglio ha deciso di sporcare (lo fa quasi sempre nello stesso posto, ma se lo abitui dentro la gabbia lo farà sempre lì)
avere sempre fieno a volontà tutto il giorno
affianco al fieno acqua fresca in una ciotola bassa e larga che non possa essere ribaltata (è attività che adora)
una parte coperta dove possa entrare che faccia da nascondiglio e farlo sentire sicuro come in una tana
• arricchimento ambientale rappresentato da piccoli tunnel dove adora entrare e uscire, anche fatti in casa.

Se si vuole tenere in uno spazio esterno, in cortile o in giardino deve essere assolutamente recintato anche nella parte superiore per evitare che i predatori possano attaccarli.
Inoltre, sarà necessario che la recinzione vada bene a fondo se non si vuole che scappino scavando al di sotto di essa, soprattutto se è in un giardino.

Quindi la recinzione esterna dovrà avere sempre:
• acqua in abbondanza
• riparo dal sole e dal vento
• fieno a disposizione (anche se c’è l’erba)
Le dimensioni della gabbia devono essere molto ampie e la possibilità di stare al suo interno, confinato, quindi con la gabbia chiusa, saranno tanto minori quanto sarà educato il coniglio.

 

EDUCAZIONE:

Come insegnargli a usare la cassettina?

Tutti i conigli Nani (Testa di Leone) necessitano di essere educati e abituati alla vita in casa con noi.
Soprattutto se sono piccoli dovremo avere molta pazienza e ricordare che, per poter convivere con essi, siano maschi o femmine, dovremo prevedere di effettuare la sterilizzazione, intervento chirurgico che è necessario al fine di ridurre l’aggressività e la marcatura del territorio (che viene fatta non solo con spruzzi di urina ma anche con il dilagare delle feci).
Ricorda che questi interventi necessitano di personale altamente qualificato che conosca i protocolli dedicati agli animali non convenzionali e che sia in grado di gestire l’anestesia in sicurezza.
La sterilizzazione dovrebbe essere effettuata tra i 5 e i 6 mesi nella femmina, 4 nel maschio. L’intervento è preventivo anche per molti problemi legati agli organi riproduttivi.
Nelle prime settimane sarà utile lasciare il coniglio confinato nella gabbia (se non abbiamo possibilità di controllarlo visivamente) con tutto il suo necessario all’interno.

Sporcherà in un angolo, di solito diverso rispetto a dove mangia e sarà lì che dovremo mettere la sua cassettina.
Se il coniglio è già grandicello e non sporca dentro alla gabbia, sarà bene mettere la cassettina dove, di solito sporca e lodarlo con un premietto che gradisce ogni volta che andrà lì a farla.
Purtroppo, sarà più facile spostare dove preferisce il coniglio la cassetta, piuttosto che pretendere che la faccia dove si predilige. Se il coniglio è intero sarà fondamentale però sterilizzarlo per evitare che continui a marcare il territorio.

Se il coniglio è appena arrivato a casa, mano a mano che si abituerà alla tua presenza, potrai lasciare aperta la gabbia sdraiandoti accanto a lui e lasciando che ti si avvicini e annusi per prendere confidenza.
Non prendere in braccio il coniglio senza che ti si sia avvicinato e maneggialo con molta cautela in modo che impari a fidarsi di te.
Dovrai, con molta calma e nel tempo, abituarlo a essere maneggiato per poterlo gestire, ma non si potrà avere fretta.

 

L’AMBIENTE ADATTO:

Consigli pratici

I conigli adorano rosicchiare e quindi non sarà una sorpresa trovare la gamba del tavolo, della sedia senza un pezzettino di legno…
Ma potrebbero rosicchiare cose molto più pericolose come i cavi elettrici o i tessuti.
Per questo motivo è bene ricordarsi di rendere la nostra casa un luogo sicuro a prova di coniglio prima di portarlo a casa, attrezzandosi con una gabbia in cui potrà essere chiuso fino a che tutto non sia perfettamente pronto.

A tale scopo si dovrà:
• rendere inaccessibili tutti i cavi a portata di denti, racchiudendoli in guaine resistenti, oppure chiudendoli in mobili adatti allo scopo
• rimuovere le piante, in particolare quelle per loro velenose avrà la tendenza e curiosità di rosicchiare anche quelle
• evitare i tappeti e tutti i materiali sintetici che potrebbero essere mangiati, provocando occlusioni intestinali e sostituendole con abbondante fieno, cartone, paglia o stuoie di paglia non trattata
• attenzione al troppo tempo in gabbia – potrebbe annoiarsi o innervosirsi rosicchiando le sbarre e ferirsi o rimanere incastrato con le zampe o i denti. Una gabbia molto grande o a più piani può ovviare a questo problema, insieme ad arricchimento ambientale adeguato
• attenzione alle correnti d’aria – bloccare le porte che, sbattendo potrebbero non soltanto spaventare molto il coniglio ma anche ferirlo gravemente
• attenzione all’asse del water – i conigli possono fare salti a volte anche molto alti e cadere nella tazza del gabinetto. È capitato non poche volte con conseguenze tragiche, soprattutto se cadono a testa in giù
• Attenzione ai balconi – devono sempre essere chiusi da reti che non consentano di saltare, spaventati i conigli possono perdere lucidità e fare salti pericolosi.

ALIMENTAZIONE

In questo contesto offriamo delle linee guida per comprendere che la dieta del coniglio è basata su tre capisaldi: fieno di alta qualità, erba e piante di campo.
Ovviamente se non si possiede un campo non trattato chimicamente o un prato che non sia composto da sola erba all’inglese, la situazione si complica.
Per questo motivo ci si adatta con il fieno (che può essere facilmente acquistato) e verdura (sedano, finocchio, radicchi, lattuga romana, indivia, bietole e coste).

 

Altre indicazioni sono:
• il fieno deve essere lasciato sempre a disposizione
• cibo fresco come le verdure possono essere somministrate seguendo le dosi indicate dal veterinario
• vietato somministrare cibo di origine animale, di qualunque genere
cereali, i semi e tutti i derivati non devono essere somministrati
• cibi commerciali come i pellet possono essere dati in dosi minime, ma sempre su indicazione del veterinario sui dosaggi
• pellet non deve contenere mai: semi, cereali, frutta secca, pane secco o simili.

 

Infine i 5 consigli utili per la gestione di un coniglio

1. Adotta un coniglio adulto se hai poca esperienza, sarà già abituato all’uomo e alla convivenza. Potrà imparare ancora da te e tu da lui, oltre a fare un buona azione
2. Informati prima se il tuo medico veterinario è in grado di curarlo se no rivolgiti a medici esperti in animali non convenzionali e chiedi maggiori chiarimenti sulle sue necessità
3. Recupera prima tutto il necessario: gabbie, cassetta, cartoni e arricchimento ambientale
4. Predisponi la casa per la sua sicurezza
5. Ricorda che dovrai dedicargli del tempo: pensa prima se ne avrai a sufficienza per non lasciarlo troppo tempo solo