Zecche: come riconoscerle, sintomi e prevenzione

Le zecche sono aracnidi che si nutrono del sangue dell’animale al quale si attaccano.

Esistono due classi di zecche:

  • ZECCHE DURE (ixodidae)
  • ZECCHE MOLLI (argasidae).

La maggior parte dei problemi clini è causata da infestazioni de parte di zecche dure.

COME RICONOSCERLE

Le zecche prima del pasto sono di piccole dimensioni, gli adulti hanno otto zampe e possono essere di colore nero, marrone o rosso.
Dopo essersi nutrite di sangue aumentano di volume, assumono la forma di un piccolo fagiolo di colore marrone e sono facilmente visibili.

CICLO VITALE

Le zecche si sviluppano attraverso quattro stadi evolutivi (uova, larva, ninfa e adulto).
Esse trascorrono solo una parte della loro vita su un ospite.
Le zecche hanno organi sensoriali particolarmente sviluppati, grazie ai quali sono in grado di avvertire la presenza degli animali. Esse si arrampicano sui fili d’erba e, una volta raggiunta la preda si spostano sul corpo ricercando il luogo più idoneo per il pasto di sangue.

Le zone predilette sono il muso, la zona inguinale, le ascelle e le zampe.

Le zecche sono dotate di un’apparato buccale speciale che permette loro di perforare la cute, di rimanervi attaccate grazie alla particolare forma ad uncino e di succhiare il sangue.
Le zecche con la saliva secernono anche una sostanza anestetica e una sostanza anticoagulante che permettono loro di nutrirsi per più ore e giorni.
Dopo il pasto di sangue, la maggior parte delle zecche cade a terra e si prepara alla fase successiva del ciclo vitale.
La femmina adulta depone le uova nell’ambiente e poi muore.

SINTOMATOLOGIA

La puntura della zecca può causare una lesione sulla cute che può portare ad un’infezione locale o un piccolo ascesso.

In casi d’infestazioni massive o in animali debilitati si può sviluppare un’anemia.
La saliva delle zecche può contenere microrganismi in grado di provocare gravi patologie chiamate malattie trasmesse da vettori.
E’ fondamentale rimuovere tempestivamente la zecca in modo idoneo perché più lungo rimane attaccata all’animale, maggiore sarà il rischio di trasmissione di queste infezioni.

PREVENZIONE

È molto importante fare prevenzioni utilizzando un prodotto antiparassitario adeguato all’animale.
Inoltre è opportuno controllare sempre il mantello del cane e del gatto che vivono all’aperto quando ritornano a casa.