10 PERICOLI AUTUNNALI PER CANI E GATTI

La meraviglia dei colori autunnali porta con sé delle insidie per i nostri Amici a 4 zampe.
E’ importante conoscerle per proteggerli al meglio.

Di seguito 10 PERICOLI AUTUNNALI PER CANI E GATTI

 

1. PERICOLO FUNGHI:

Passeggiando in questo periodo dell’anno nei boschi, campi o giardini incolti è possibile imbattersi in funghi, alcuni sono innocui altri tossici o addirittura velenosi.
Molti cani hanno la tendenza a ingerire quel che trovano sul percorso perciò in questo periodo dell’anno diventa ancora più importante sorvegliarli con attenzione.
I sintomi più frequenti da avvelenamento da fungo sono: diarrea con sangue, vomito, dolore addominale, febbre, tachicardia. Gli effetti possono variare in base alla tipologia di fungo ingerito e anche il tempo di reazione che varia dai pochi minuti fino a diverse ore dopo l’ingestione.
In qualsiasi caso sospetto suggeriamo di contattare il Veterinario di fiducia.

 

2. FIORI E PIANTE TOSSICHE

I crisantemi, sono colorati e spesso si trovano nelle nostre case in questo periodo dell’anno anche per l’usanza a loro attribuita come fiore da portare ai propri cari scomparsi. Purtroppo questa pianta così diffusa può causare, se ingerita dal nostro cane, disturbi allo stomaco, vomito, diarrea, ipersalivazione, movimenti instabili e scoordinati ed eruzioni cutanee.

Altre piante a cui i proprietari di cani devono far particolarmente attenzione sono: Colchico autunnale, clematide, tasso, agrifoglio, crocus e vite. Nei casi più gravi possono essere addirittura letali.

3. UN INVITANTE COVO DI PERICOLI: I MUCCHI DI FOGLIE SECCHE

Fa tanta allegria vedere i nostri cani che giocano sereni tra i mucchietti di foglie secche al parco o ci fanno compagnia mentre riordiniamo il giardino ma questa attività apparentemente innocua può nascondere più di un’insidia.
La più comune è la presenza di parassiti come pulci e zecche che, con le temperature non ancora sufficientemente basse, proliferano in quell’ambiente caldo umido in attesa di un ospite su cui saltare.

Un altro pericolo è costituito dai ragni, la gravità del loro morso dipende dalla tipologia del ragno. In caso di dubbio si suggerisce di contattare il Veterinario di fiducia.

L’ambiente caldo umido che si forma tra le foglie secche favorisce la proliferazione di muffe, è bene verificare che il cane non le mangi o non vadano in contatto diretto con le mucose.

 

4. ARTRITE CHE PEGGIORA CON IL FREDDO

Come per noi anche gli animali soffrono di osteoartrosi, in particolar modo con l’abbassarsi delle temperature. I sintomi che il proprietario può riscontrare sono: difficoltà a camminare o ad alzarsi, problemi a salire le scale, zoppia e tendenza alla depressione. Dalla vista il Veterinario può individuare l’origine di questo malessere e proporre al proprietario un aiuto terapeutico specifico per le sue esigenze.

 

5. GATTO: ATTENZIONE ALL’INGESTIONE DI BOLI DI PELO DURANTE IL CAMBIO DELLA MUTA

Con il cambio di stagione cani e gatti cambiano il pelo, specialmente chi trascorre parte del tempo fuori casa abitualmente. Leccandosi, i gatti, sono portati ad ingerire una quantità di pelo che può provocare vomito frequente. Esistono in commercio degli alimenti appositi che possono contenere il problema.

 

6. ALLARME TOPI

Vi sarà certamente capitato di imbattervi in qualche cartello giallo solitamente affisso su lampioni o reti dove viene indicata la presenza di veleno per topi nelle vicinanze. In questa stagione dell’anno, con le temperature che si abbassano, i piccoli roditori cercano dimora delle cantine e taverne delle nostre case e per scacciarli spesso si ricorre a veleni o supporti con colle.
Ovviamente il veleno per topi è dannoso per i nostri Amici a 4 zampe ed è strettamente indicato contattare immediatamente il veterinario in caso di ingestione accidentale.

Un altro pericolo è costituito dall’uso domestico di veleni per topi e altri insetti, è fondamentale richiudere bene le confezioni e riporle in scaffali alti dove il nostro cane non può arrivare. In caso di sospetto di ingestione accidentale i primi sintomi sono vomito e dissenteria. Anche in questo caso contattare immediatamente il Veterinario e portare con se il sacchetto/ l’indicazione della marca del prodotto.

 

7. ALIMENTI AUTUNNALI TOSSICI

Un alimento spesso presente sia nelle nostre case sia sui cigli delle strade di campagna in autunno sono le castagne: deliziose per noi umani, tossiche per gli Amici a 4 zampe e possono anche causare occlusioni intestinali.
Anche le ghiande costituiscono un pericolo in quanto contengono i tannini e possono procurare intossicazioni anche gravi.

Altri alimenti come l’uvetta e la cioccolata sono altrettanto tossici e bisogna evitare che il nostro cane li ingerisca. La pericolosità di questi alimenti varia al variare della quantità in relazione al peso del cane: meno pesa il cane, più diventa grave l’assunzione anche in quantità modesta.

 

8. FRUTTA CADUTA IN STATO DI DECOMPOSIZIONE

Vi sono razze di cani che durante la passeggiata sono come spazzini, mangiano tutto ciò che trovano di vagamente commestibile. La maggior parte delle volte non succede niente ed è difficile impedire questo comportamento al cane ma il nostro invito è di rimanere sempre vigili perché l’ingestione accidentale di materiali vari può causare gravi danni.

Dalle situazioni più strane come l’ingestione di sassi, resti di suole di scarpe, frammenti di accendini si arriva a quelle più frequenti come l’ingestione di frutta caduta dall’albero.
Alcuni tipi di frutti sono proprio vietati mentre altri non lo sarebbero se non fossero in avanzato stato di decomposizione. Muffe e altri batteri è bene che restino sul suolo invece che nello stomaco del nostro Amico peloso. Come anticipato sopra, a fare la differenza sul grado di pericolosità la fa la quantità.

 

9. LA TIGNA, UN TIPO DI FUNGO

Prolifera maggiormente in autunno e talvolta infesta il pelo di cani e gatti.
Suggeriamo di controllarlo con cadenza più regolare per tenere monitorata al situazione e l’insorgenza di eventuali sintomi sospetti.
Ricordiamo che è una tipologia di fungo trasmissibile anche all’uomo.

 

10. LEISHMANIOSI, UN “NUOVO” PERICOLO PER IL NORD ITALIA

La leishmaniosi è una malattia infettiva e contagiosa causata dal parassita Leishmania Infantum trasmesso dalla puntura di piccoli insetti, i flebotomi (pappataci). Fino a poco tempo fa la leishmaniosi era scarsamente presente nelle regioni del nord Italia mentre in questi ultimi anni, anche a causa delle adozioni da fuori regione, si sta diffondendo anche qui.
Generalmente questi parassiti sono più attivi nella stagione calda: da maggio a ottobre anche se, con l’innalzarsi delle temperature medie stagionali questo problema si protrae sino ad autunno inoltrato.

La leishmaniosi è una zoonosi, significa che è trasmissibile all’uomo.
I campanelli d’allarme nel cane sono: abbattimento, sanguinamento dal naso, gonfiore/dolore articolazioni, dimagrimento, alterazione del pelo e diminuzione dell’appetito.
Se c’è il sospetto che il cane possa averla contratta l’indicazione è di contattare il Veterinario di fiducia per una diagnosi e, all’occorrenza, un’eventuale terapia.